Oltre 42.000 biglietti venduti con un incasso lordo di 2.400.000 euro, e se questi non sono i numeri di un grandissimo evento, ditemi voi cosa si potrebbe fare di più.
Alla conferenza stampa di chiusura del Festival Umbria Jazz, che si è tenuta all’hotel Brufani, la Presidente della Regione Donatella Tesei e la sindaca Vittoria Ferdinandi, erano entrambe intente a fare i complimenti a Luca Laurenti, Carlo Pagnotta, allo staff e a tutta la Fondazione UJ. “Un festival che cresce”, “UJ ormai evento identitario dell’Umbria”, poi Tesei precisa “non sono mai mancati i finanziamenti, anche quando nel periodo del covid il festival non si è fatto”.
Ma ci pensa Pagnotta a calmare gli entusiasmi, con il suo fare schietto e diretto: “Da soli non si fa niente. Comunque aspettiamo notizie sul Pavone, Turreno e Lilli. Perugia ha bisogno di spazi per la cultura e non soltanto per il jazz. I numeri della prevendite facevano già capire che sarebbe stato un altro festival dei record”.
Poi, rispondendo al General Manager di Umbria Jazz Roberto Piccinelli, appena arrivato e presente in conferenza, aggiunge: “Fare sempre di più? Più di così non credo si possa fare. Noi cerchiamo di fare bene”.
I numeri di Umbria Jazz
Circa 250 eventi distribuiti su dieci giorni, per la maggior parte gratuiti; dodici diverse location. Ottantasette band in cartellone con quasi seicento musicisti.
Tanta musica, ma anche seminari di formazione, iniziative e laboratori per i bambini, enogastronomia, dj set per dieci giorni che hanno visto Perugia invasa come mai da migliaia di appassionati e turisti.
Ancora più dei numeri, che sono da primato, parla il clima che si respirava nelle vie e nelle piazze dell’acropoli perugina con quel mix di festa, qualità della vita, musica che la città offre a cittadini e turisti durante Umbria Jazz.
Successo anche dal punto di vista musicale, con i grandi nomi impegnati all’Arena Santa Giuliana, come Lenny Kravitz, Toto e Nile Rodgers, che hanno regalato al pubblico serate magiche e indimenticabili.
Il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso, ha totalizzato oltre 5 mila paganti. Notevoli anche i dati alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, con oltre 2 mila biglietti.
Ottimo risultato per la nuova location della Terrazza del Mercato Coperto e per il Conad Jazz Contest, che ha visto vincere lo Scannapieco-Geremia 5et.
Di assoluto rilievo anche i risultati del festival online: il volume di traffico digitale organico (social, sito) ha raggiunto oltre 1 milione di persone, con il media team di Umbria Jazz che ha realizzato nei giorni del festival 10 terabyte di materiale multimediale tra video e foto.
Tantissimi gli utenti che hanno pubblicato stories su Instagram taggando l’account di UJ o utilizzando l’hashtag ufficiale. Grande attività anche da parte degli artisti, che hanno pubblicato storie direttamente dai palchi.
Radio Monte Carlo, radio ufficiale di Umbria Jazz, è stata anche quest’anno il cuore pulsante di Perugia con 124 ore di diretta in dieci giorni, 8 conduttori, staff direttivo, tecnico e redazionale sempre presente, una postazione da 11 metri per 7 comprensiva di studio della diretta, ufficio, lounge, una zona riservata all’accoglienza, una alle interviste e una ai live oltre a un corner fotografico dedicato agli ascoltatori. Un impegno considerevole teso all’unico obiettivo di coinvolgere il pubblico, quello presente a Perugia e quello all’ascolto, facendogli godere appieno l’unicità dell’evento. L’atmosfera di gioiosa condivisione emotiva ha sprigionato infatti tutta la sua energia a partire dal primo giorno ed è stata costantemente raccontata anche attraverso i social network della radio.
Si conferma anche in questa edizione l’impegno green di UJ. Tra le tante iniziative un solo ma significativo dato: l’utilizzo delle borracce da parte dello staff ha prodotto un risparmio di oltre 650 kg di plastica, con una riduzione di circa 1.500 bottigliette di plastica al giorno.
Un ringraziamento doveroso a tutti coloro impegnati direttamente e indirettamente nell’organizzazione, alle istituzioni e agli sponsor che hanno contribuito in maniera determinante al successo di quest’anno.
Arrivederci a Umbria Jazz Weekend a Terni dal 12 al 15 settembre e a Umbria Jazz Winter a Orvieto dal 28 dicembre 2024 al 1° gennaio 2025.
Donatella Binaglia